Chi sono

Francesco Vittadello

Benvenuto viaggiatore. Innanzitutto ti voglio ringraziare per aver voluto saperne di più sulla mia storia personale.

Io mi chiamo Francesco Vittadello (…anzi mi hanno chiamato Francesco), mia madre Severina era una assidua Francescana e ha voluto questo nome per me in onore a San Francesco d’Assisi.

Sono nato il 31 maggio del 1966 in una vecchia casa rurale di campagna, a Campodarsego in provincia di Padova, il mio segno zodiacale è gemelli con ascendente gemelli e luna in scorpione, ultimo di sei fratelli maschi, sono un ricercatore e mercante d’arte orientale; mi occupo di campane tibetane da più di 12 anni e insegno la cultura e pratica con il metodo tradizionale tibetano.

Sono in continua ricerca, attraverso corsi, specializzazioni e sperimentazioni, la mia curiosità mi spinge continuamente a trovare l’insolito.

Trascorro buona parte della mia vita tra l’estremo oriente ed il sud est asiatico, seleziono ciascun oggetto delle nostre collezioni direttamente nei luoghi d’origine, durante i numerosi viaggi di avventura e di esplorazione, alla ricerca del bello e dell’insolito.

Dalla via della seta all’isola degli dei, una passione per reperire, ricercare, selezionare, restaurare e acquistare pezzi davvero unici, scelti personalmente per verificarne l’autenticità, la qualità, la finitura e il sapore dell’antico.

Tutto ciò significa girare in situazioni a volte estreme e ad alto rischio, viaggiare ad alte quote himalayane per reperire vari oggetti rari in Nepal, in Tibet pezzi davvero unici, attraverso le regioni dello Shanxi, Zhejiang, condividere stili di vita da Pechino a Shanghai fino ad Hong Kong…

Ma il risultato è eccellente, la soddisfazione personale non conosce limiti quando ti ritrovi di fronte a degli oggetti così unici e carichi di energia.

Questo vuol dire prendere tanti aerei, ma anche noleggiare moto, auto, viaggiare con autobus, traghetti, treni e taxi.

Vuol dire ricercare oggetti in un villaggio alle pendici del vulcano e incontrare le cerimonie induiste dell’isola di Bali, vuol dire perdersi in una città come Bangkok, vuol dire bucare la ruota della moto nel bel mezzo di una foresta di palme alla periferia di Chiang Mai, vuol dire mettersi per quattro giorni i soliti vestiti perché la valigia è stata persa e non si sa se la ritroverai mai! Vuol dire trovarsi in mezzo ad un acquazzone tropicale e non avere un posto dove ripararsi!

Tutto questo è la mia vita, un’emozione grande che vive attraverso gli oggetti che vi propongo, carichi di cultura millenaria e della mia storia!

Allora ti dico anche quello che NON sono…

…Non sono un maestro, tantomeno presidente, insegnante, titolare, terapeuta, docente e guaritore.

Sono solamente ME STESSO! I veri “MAESTRI” sono le persone che incontro durante questo percorso perché hanno sempre qualcosa da insegnarmi ed ogni giorno ho la grande opportunità di poter imparare qualcosa di nuovo!

La mia svolta concreta

Mi sono avvicinato in maniera concreta a questo straordinario mondo delle Campane Tibetane “GRAZIE“ ad un percorso fisico molto forte, che noi umani abbiamo identificato con il nome di “Infarto al miocardio”.

…Un fatto accaduto ad agosto dell’anno 2010, durante il quale ho sperimentato una situazione di Pre-Morte, la fuoriuscita dal corpo materiale, un viaggio bellissimo dove ero in assenza di peso e mi spostavo e fluttuavo in ogni direzione, senza tempo!

Mi “vedevo” sofferente, sdraiato sul lettino dell’ambulanza che a sirene spiegate si dirigeva al pronto soccorso, mentre i medici tentavano di rianimarmi.

La sensazione era di pace assoluta, un’estasi senza fine ed io sdoppiato mi osservavo e pieno di gioia e luce mi accompagnavo verso un nuovo mondo, nello stesso istante ero in buone mani, si… le mie mani!

Successivamente a questo fatto, da cui poi mi sono ripreso, un monaco tibetano mi dice che sono vivo grazie alle campane tibetane…

Si, perché 4 ore prima di quell’infarto, avevo ricevuto un trattamento sul mio corpo proprio con le campane tibetane e a dire di questo monaco, queste vibrazioni hanno smosso molto lentamente del materiale sulle mie arterie, accompagnandomi in maniera dolce all’infarto, ma dandomi il tempo di poter intervenire, salvando in questo modo la mia vita.

L’alternativa magari con tempi più lunghi era quella di portarmi direttamente alla morte, quindi dico “Grazie” a queste meravigliose ciotole tibetane che mi hanno preso per mano e accompagnato ad una esperienza molto forte, ma che mi hanno anche permesso di essere qui a raccontarla.

Era una parte del mio Karma che dovevo pagare.

Questa forte esperienza mi ha dato tante cose e ha rafforzato la fiducia in me stesso, mi ha portato ad approfondire questi antichi strumenti di guarigione, le “Campane Tibetane“, e mi ha fatto capire la grandezza dell’universo, mi ha insegnato che la parola Dio si dovrebbe scrivere in questo modo: “D’Io“ , in quanto siamo tutti parte millesimale infinita del creatore, siamo tutti la stessa cosa, siamo tutti delle potenti divinità.

Quindi ti dico NAMASTE’ mio compagno di viaggio, io mi inchino alla tua grandezza!

Francesco

Se sei arrivato fino a qui vuol dire che le nostre energie hanno già in qualche modo “risuonato”, e di questo sono molto felice!

E’ con grande piacere dunque che voglio invitarti a scoprire i nostri Corsi di Campane Tibetane, dei veri Per-Corsi di crescita, condivisione e scambio, in cui io cerco di mettere a disposizione fino all’ultima goccia della mia esperienza, che mischiandosi con quella di ogni partecipante, diventa un’occasione per aumentare la consapevolezza di tutti.

Se invece desideri esplorare la nostra collezione di Campane Tibetane, frutto di anni di appassionata ricerca e tanti viaggi, clicca qui.